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Sistemi di Sistemi

L'architettura di Richard Meier si enuncia a livello internazionale grazie alla famosa mostra intitolata "Five Architects", al MoMA di New York nel 1969, da qui insieme a Peter Eisenman, Michael Graves, Charles Gwathmey e John Hejduk, forma un circolo intellettuale.

I primi progetti di Meier sono molto influenzati dai dettami di Le Courbusier, partendo da quest'ultimo nasce la ricerca sui volumi e la loro articolazione spaziale. Il volume puro viene scomposto nelle sue varie parti per poi essere ricomposto in un idea di progetto plastico in cui le singolo componenti vengo messe in risalto e in cui la griglia gioca un ruolo di fondamentale importanza. Tratto distintivo della sua architettura è l'uso del colore bianco o come definito da lui il non-colore utilizzato per aumentare la nuova figurazione di ogni progetto.

Attraverso le parole di Manfredo Tafuri:

“Se l’architettura è segno di struttura pura, Eisenman è quello che più di tutti, in America almeno, si avvicina a tale risultato. Se l’architettura è invece un ‘sistema di sistemi’, se i suoi comunicati appartengono a varie aree linguistiche intrecciate ma distinte, è Meier a cogliere la specificità di quell’intreccio“.

Tra i progetti da lui realizzati ricordiamo i seguenti:






Chiesa per l'anno 2000, Roma



Getty Center, Los Angeles







Museo delle arti figurative, Francoforte

Proprio l'edificio a Francoforte che apre la mia curiosità, utilizzo di griglie al suo interno richiama il discorso precedentemente fatto in aula. Soprattutto per la presenza dell'elemento fiume che scandisce la griglia base del progetto.


Tavola di Presentazione


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