Nuova Soggettività. L' architettura tra comunicazione e informazione.
Alla domanda 'Quali sono gli auspicabili sviluppi
dell'architettura nei prossimi anni?', il Prof. Antonino Saggio cerca di dare
una risposta facendo una profonda riflessione pone l'attenzione verso le cause
e le conseguenze della rivoluzione informatica nell'architettura. In
quest'intento si sofferma su due tappe principali.
1926 - L'inaugurazione della nuova sede del Bauhaus pone il
punto a capo ad un’intera generazione di architetti proponendo una ideologia
edilizia innovativa. In essa vengono eliminati i canoni e le guide
dell'esperienze passate in vista di un'astrazione dell'manufatto architettonico,
il quale basava le sue fondamenta su nuovi principi quali: i pilotis, il piano
bidimensionale, l'asola di vetro. Quest'esperienza diventa conseguenza della meccanizzazione
dei processi di produzione industriale.
1956 - Il progetto di Jorn Utzon riporta l'attenzione alla
funzione simbolica da attribuire all'architettura. Progetta la Opera House di
Sidney la quale diventerà in breve tempo la testimonianza di un’intera nazione.
1997 - L'architettura riacquista il valore di comunicazione
pubblicitaria la quale è conseguenza di un’intenzione mirata all'espressione
del momento narrativo e simbolico. Esempio più recente il Guggenheim di Bilbao
trasformatosi in meta di pellegrinaggio della città.
L'informazione attraverso la comunicazione è riuscita a
scavalcare il prodotto stesso, sia in termini qualitativi che quantitativi,
ciononostante non è da considerarsi sotto un accezione negativa ma bisogna
analizzare bene le conseguenze per poter agire insieme ad essa e non essere
usati.
Nell'esperienza del Bauhaus il termine chiave era la
trasparenza, concetto da cui derivò l'oggettivazione stessa della funzione e
quindi l'annullamento di ogni aspetto comunicativo. Da ciò deriva la nascita del
Movimento Moderno cosi come lo conosciamo.
Oggi ancora una volta bisogna mettere un punto a capo e
distinguere chiaramente l'oggettività del passato dal nuovo obiettivo
comunicativo dell'architettura contemporanea. In questo caso la parola chiave diventa
il 'COME' e non più il 'CHE COSA'. Si tende quindi a lavorare per interstizio,
giacche il nostro compito è anche mirato al confronto con il costruito. E da
ciò che nasce, la necessità di creare connessioni e quindi spazi definiti cosi
aggettivati: misti, ibridi, multifunzionali e 'anti-zoning'.
Si parla così di INTERATTIVITA' nel formare un nuovo sistema di utilizzo dei dati per la progettazione architettonica. Essa si sviluppa in tre campi di lavoro:
1 -Interattività Fisica intesa come l'architettura che mutua
nello spazio creando nuove funzioni.
2 -Interattività Virtuale e quindi la coesistenza di sistemi
virtuali e edificio
3 -Interattività della progettazione intesa come l'utilizzo
di software e programmi in grado di consentire una più allargata possibilità di
gestione del manufatto architettonico virtuale.
Si parla quindi di Nuova Soggettività, termine che porta con
se la consapevolezza che l'architettura renderà
sempre più libere e vive le persone, facendo così interagire pensieri,
riflessioni e soprattutto la soggettività di ogni singolo individuo.
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